Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2018
“Caso più unico che raro nella pittura italiana contemporanea, Bulla riscopre il piacere di un'immagine quasi impressionista, che non si consuma dunque al primo sguardo, ma che utilizza l'arma sottile della seduzione per svelarsi. Non esiste, dunque, nella sua pittura il bisogno di stupire e rapire al primo sguardo, tutt'altro. Piuttosto il desiderio di svelarsi lentamente, nel tempo e nella luce: quello stesso tempo e quelle stesse luci che ella aspetta, coltiva, cattura e, finalmente, fissa sulla tela attraverso colori decisi ma mai invadenti e, soprattutto, un uso della materia pittorica e della pennellata grassa lontano dalla gratuita strumentalità di tanta pittura d'effetto. Ecco, dunque, che la persistenza mentale s'insinua e cresce in immagini che non si donano gratuitamente all'osservatore e, nel contempo, generano la persistenza retinica di una conquista visiva destinata a trasformarsi in un'esperienza emotiva assolutamente unica e personale.